Il Mercato di Feltre

Pagina dedicata a Il Mercato di Feltre del Comune di Feltre

Gli appuntamenti sono cadenzati durante tutto l’arco dell’anno, ad esclusione del 1° gennaio e del 25 dicembre, con le seguenti modalità e specificità merceologiche:

Martedì

installazione banchi lungo Largo Castaldi,via Garibaldi, via Roma, via campo Giorgio e via Campo Mosto con la presenza dei poli:

  • frutta e verdura

  • alimentare generico

  • pesce

  • fiori

  • non alimentare generico

  • specializzato

  • produttori agricoli

Venerdì

installazione banchi lungo Largo Castaldi, via Roma, via campo Giorgio fino a Porta Pusterla con la presenza dei poli:

  • frutta e verdura

  • alimentare generico

  • pesce

  • fiori

  • non alimentare generico

  • produttori agricoli

L’ area de mercato è interdetta alla circolazione veicolare dalle ore 06:00 alle ore 15:00.

Dove parcheggiare nelle vicinanze: Pra del Moro, Pra del Vescovo, ex area vivaio lungo viale Piave, Piazzale della Lana, Piazza Vittorino da Feltre (Piazza Isola), Piazzale Silvio Guarnieri (area ex manifattura), Via Plebiscito.

La storia del mercato

Il mercato di Feltre si snoda ai piedi delle mura rinascimentali, frutto dell’ammodernamento dovuto alle esigenze difensive scaturite dalla guerra tra Sigismondo d’Austria e la Repubblica di Venezia del 1487, in linea con l’evoluzione delle tecniche d’assedio.

Allo scopo di “dare unità, ordine e regolarità al mercato e, nel tempo stesso, ottenere la sicurezza del passaggio per la principale nostra strada”, nella seduta del 24 aprile 1879, il Consiglio comunale di Feltre ne stabilì l’organizzazione. Le disposizioni entrarono in vigore il 1° settembre 1879.

Nella seduta sopracitata venne stabilita l’organizzazione dei poli con la collocazione in Campo Giorgio di bovini e cavallini, nel tratto tra le scalette nuove e le scalette vecchie; i suini, nel piazzale presso casa Zanghellini; volatili, erbaggi, frutta e uova, dal portone d’ingresso al cortile di Casa Bonsembiante fino al negozio dello stesso. Nella stessa area furono assegnati i fusi di merciai, calzolai, vendi scarpe, chincaglierie, lungo il selciato sotto il muro e fuori dal selciato dalle scalette nuove al caffè Forlin; i formaggi, dal portone d’ingresso al cortile di casa Bonsembiante fino al mercato dei suini; ombrellai e venditori di mastelle, davanti all’osteria Pinzon; orefici, oggetti d’ottica e venditori di stampe, lungo la casa del nobile Dal Covolo.

Verso Campo Mosto furono assegnati ovini e caprini, dalle scalette vecchie verso il Borgo.

Per acquistare granaglie ci si doveva recare lungo il selciato di porta Castaldi (Porta Imperiale) fino al negozio di Domenico Pizzolato. Le lane erano tradizionalmente collocate lungo borgo Tezze.

Con successiva delibera del 1900 il Consiglio comunale stabilì alcune modifiche all’organizzazione. Padiglioni, tende, baracche e simili per trattenimenti pubblici furono collocati in piazza Campitello; cavalli, pecore a capre lungo le mura, dalla casa Manera alle scalette vecchie; i suini lungo i muri di cinta degli orti Manera, Centa e Tonelli; i bovini rimasero nel tratto tra le scalette vecchie e le nuove e il nuovo piazzale del mercato. Si stabilì di vendere le piante tra le porte d’ingresso dell’abitazione Guillermi e Badia presso il Seminario Vecchio; volatili e patate da semina nell’area triangolare a sera della casa Zanghellini, fra la strada nazionale e quella del Duomo. Formaggi, frutta, erbaggi ed uova trovarono posto dall’abitazione Badia all’edicola Colò; mercerie, scarpe, canestri, chincaglierie e ferramenta dalle scalette nuove al caffè Forlin, fuori del marciapiedi. I mastelli furono posti davanti alla casa dell’ing. Pietro Bonsembiante, fuori del marciapiedi. Gli strumenti d’ottica, oreficeria e libri ebbero posto davanti la casa Dal Covolo, presso il caffè Grande; granaglie e sementi dal caffè Forlin a porta Castaldi; stampe dal vicolo Borsacagn, lungo le case Frescura e Norcen; ombrelli davanti all’osteria Pinzon; il pesce nella piazzetta della Palazzina e le lane, come sempre, nella contrada delle Tezze, fra le case dell’ing. Norcen.

Nel corso del 1900 il mercato del martedì si è consolidato, specialmente nel dopoguerra, confermandosi come una solida realtà commerciale, sia complementare che alternativa ai negozi locali grazie anche alla diversificazione merceologica proposta. Già dagli anni ’70/’80 vantava la partecipazione di oltre 150 operatori provenienti in gran numero anche dalle Province contermini. E’ sempre rimasto nella localizzazione originaria, ad eccezione di un breve periodo durante il quale è stato trasferito in Prà del Moro per permettere i lavori di risanamento e consolidamento delle mura e dei marciapiedi di Largo Castaldi/via Campo Giorgio/via Campo Mosto.

L’area ha comunque mantenuto nel tempo l’aspetto originario storico/artistico.

Pagina aggiornata il 04/12/2023

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